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Zeromski, Stefan.

Romanziere e drammaturgo polacco. Discendente da una famiglia di nobile casato che si distinse nella lotta contro gli invasori russi, trascorse la giovinezza nella povertà in cui la decadenza finanziaria della propria famiglia l'aveva trascinato. Di salute cagionevole Z. non poté neppure applicarsi assiduamente allo studio; assillato da problemi finanziari si vide costretto nel 1887 ad abbandonare gli studi umanistici intrapresi nel liceo russo di Kielce. In seguito alla morte di entrambi i genitori, si recò a Varsavia dove nel 1888 si dedicò, per breve tempo e con scarso impegno, agli studi di veterinaria, che trascurò per coltivare i suoi interessi letterari. Le diverse esperienze vissute in questi anni (1888-92), dalla lotta politica, al carcere, all'insegnamento come precettore presso le famiglie nobili, affinarono le sue inclinazioni poetiche. Raggiunta una certa tranquillità economica grazie all'impiego di bibliotecario, poté dedicarsi alla letteratura pubblicando nel 1895 la sua prima raccolta di novelle: Ci divoreranno i corvi e le cornacchie e nel 1896 I racconti. Nel 1900 venne pubblicato il primo di una serie di romanzi che contribuirono ad aprirgli la via del successo letterario: I senza tetto accompagnato da La fatica di Sisifo e da Le ceneri. In queste opere Z. analizza le cause del fallimento delle rivolte polacche e sviluppa una concezione della vita come impegno nella lotta sociale. L'impeto romantico ed eroico che pervade le sue composizioni, attraverso il dibattito ideale per la finale liberazione della propria patria dal dominio straniero, fece delle opere di Z. un simbolo e un punto di riferimento per gli intellettuali indipendentisti polacchi. Già con il romanzo Le ceneri, Z. aveva iniziato quel discorso nazionalistico che verrà ribadito e chiarificato in altri romanzi e racconti quali: Gli echi del bosco; Storia di un peccato (1908); Il fiume fedele (1913); la famosa trilogia La lotta contro Satana (1916-19); Vento dal mare (1922); il suo ultimo ed importante romanzo: Albori di primavera (1925). Sempre ispirati alle tematiche risorgimentali sono i drammi: Rosa (1909); Sulkowski (1910); Diventerò più bianco della neve (1921); Mi è sfuggita la quaglia (1924) (Strawczyn, Kielce 1864 - Varsavia 1925).